L’altro colore delle foglie
Ispezionò a lungo quel luogo e si accorse che numerosi piccoli senfieri salivano verso una montagnola piena di arbusti e di piccoli alberi che ormai si stavano riempiendo di fogliame. Osservò meglio, cercando un sentiero agevole da prendere e finalmente salì. Passo alcune radure non troppo ampie, una dopo l’altra, come se fossero dei punti di arrivo per qualche scampagnata. Giunta quella che sembrava l’ultima intravide, tra i radi rami degli alberi, la vallata che degradava verso il lago. Districandosi fra gli arbusti scopri una stretta apertura che ters minava su un piccolo spiazzo. Pensieri ed impressioni si susseguirono in pochissimi secondi, tanto da non riuscire a connetterli in modo ragionevole. Era veramente qui che Anna veniva? Trascorreva i pomeriggi dopo il lavoro, a illuminarsi gli occhi con questa vista della vallata sottostante? Avrebbe benissimo potuto essere stata spinta da qualcuno, forse da quella specie di ombra di cui Bruno aveva parlato o da qualcuno che conosceva e che era con lei, oppure…
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